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6a SETTIMANA MONDIALE della Diffusione de

" i Quattro VANGELI "

in RETE INTERNET nel Mondo

2007 - dal 1 Aprile, Domenica delle PALME al 8 Aprile, Domenica di PASQUA 2007

Mandate una E-mail al giorno con allegato il testo dei QUATTRO VANGELI scarica il file

 

18 MARZO 2007

IL VANGELO SECONDO LUCA

Lc. 15, 1-3 – 11 - 32

LUCA

Costui riceve i peccatori

Mt 15,1

Si avvicinarono a lui tutti i pubblicani

e i peccatori per ascoltarlo.

I farisei e gli scribi mormoravano:

<< Costui riceve i peccatori

e mangia con loro >> .

 

Rallegratevi con me,

perché l'ho trovato

Mt 18,12-14

15,3

Allora egli disse loro questa parabola:

<< Chi di voi se ha cento pecore

e ne perde una, non lascia

le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finchè non la ritrova?

Ritrovatala, se la mette in spalla

tutto contento,

va a casa, chiama gli amici e i vicini

dicendo:

Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta.

Così, io vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per

novantanove giusti

che non hanno bisogno di conversione.

O quale donna, se ha dieci dramme e

ne perde una, non accende

la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finchè non la ritrova?

E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché

ho ritrovato la dramma che avevo perduta.

LUCA

Così io vi dico, c'è gioia davanti agli angeli di DIO per un solo peccatore che si converte >> .

 

Si incamminò

15,11

Disse ancora:

<< Un uomo aveva due figli.

Il più giovane disse al padre:

Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. Dopo non molti giorni,

il figlio più giovane, raccolse le sue cose,

partì per un paese lontano e la sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto.

Quando ebbe speso tutto,

in quel paese venne una grande carestia

ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.

Allora andò e si mise a servizio di uno

degli abitanti di quella regione, che lo

mandò nei campi a pascolare i porci.

Avrebbe voluto sfamarsi con le carrube

che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse.

Quanti salariati in casa di mio padre hanno

pane in abbondanza e io qui muoio di fame!

Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò:

Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te;

non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.

Partì e si incamminò verso suo padre.

Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro,

gli si getto al collo e lo baciò.

Il figlio gli disse:

Padre, ho peccato contro il cielo e contro di te, non sono più degno di essere chiamato tuo figlio.

Ma il padre disse ai servi:

Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito

e i calzari ai piedi.

Portate il vitello più grasso , ammazzatelo,

mangiamo e facciamo festa,

perché questo mio figlio era morto ed è tornato

in vita, era perduto ed è stato ritrovato.

E cominciarono a far festa.

Il figlio maggiore si trovava nei campi.

LUCA

Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì

la musica e le danze;

chiamò un servo e gli domandò

che cosa fosse tutto ciò.

Il servo gli rispose:

E' tornato tuo fratello

e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo.

Egli si arrabbiò, e non voleva entrare.

Il padre allora uscì a pregarlo.

Ma lui rispose a suo padre:

Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici.

Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato

i tuoi averi con le prostitute è tornato,

per lui hai ammazzato il vitellograsso.

Gli rispose il padre:

Figlio, tu sei sempre con me

e tutto ciò che è mio è tuo;

ma bisognava far festa e rallegrarsi,

perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato >> .

LUCAM

15

1 Erant autem appropinquan tes ei omnes publicani et pec catores, ut audirent illum.

2 Et murmurabant pharisaei et scribae dicentes:

" Hic peccatores recipit

et manducat cum illis ".

 

 

 

 

 

 

3 Et ait ad illos parabolam istam dicens:

4 " Quis ex vobis homo, qui habet centum oves et si perdiderit unam ex illis, nonne dimittit nonaginta novem in deserto et vadit ad illam, quae perierat, donec inveniat illam?

5 Et cum invenerit eam, imponit in umeros suos gaudens

6 et veniens domum convocat amicos et vicinos dicens illis:

"Congratulamini mihi, quia inveni ovem meam, quae perierat".

7 Dico vobis: Ita gaudium erit in caelo super uno peccatore paenitentiam agente quam super nonaginta novem iustis,

qui non indigent paenitentia.

8 Aut quae mulier habens drachmas decem, si perdiderit drachmam unam, nonne accendit lucernam et everrit domum et quaerit diligenter, donec inveniat?

9 Et cum invenerit, convocat amicas et

vicinas dicens: "Congratulamini mihi, quia inveni drachmam, quam perdideram".

LUCAM

10 Ita dico vobis: Gaudium fit coram angelis

Dei super uno peccatore paenitentiam agente ".

 

 

 

 

 

11 Ait autem:

" Homo quidam habebat duos filios.

12 Et dixit adulescentior ex illis patri:

"Pater, da mihi portionem substantiae, quae me contingit". Et divisit illis substantiam.

13 Et non post multos dies,

congregatis omnibus, adulescentior filius peregre profectus est in regionem longinquam et ibi

dissipavit substantiam suam vivendo luxuriose.

14 Et postquam omnia consummasset,

facta est fames valida in regione illa,

et ipse coepit egere.

15 Et abiit et adhaesit uni civium regionis illius, et misit illum in villam suam, ut

pasceret porcos;

16 et cupiebat saturari de siliquis,

quas porci manducabant, et nemo illi dabat.

17 In se autem reversus dixit:

"Quanti mercennarii patris mei abundant panibus, ego autem hic fame pereo.

18 Surgam et ibo ad patrem meum et dicam illi: Pater, peccavi in caelum et coram te

19 et iam non sum dignus vocari filius tuus;

fac me sicut unum de mercennariis tuis".

20 Et surgens venit ad patrem suum.

Cum autem adhuc longe esset, vidit illum pater ipsius et misericordia motus est et accurrens cecidit supra collum eius et osculatus est illum.

21 Dixitque ei filius:

"Pater, peccavi in caelum et coram te;

iam non sum dignus vocari filius tuus".

22 Dixit autem pater ad servos suos:

"Cito proferte stolam primam et

induite illum et date anulum in manum eius

et calceamenta in pedes

23 et adducite vitulum saginatum, occidite et manducemus et epulemur,

24 quia hic filius meus mortuus erat et revixit, perierat et inventus est".

Et coeperunt epulari.

25 Erat autem filius eius senior in agro

LUCAM

et, cum veniret et appropinquaret domui, audivit symphoniam et choros

26 et vocavit unum de servis et interrogavit

quae haec essent.

27 Isque dixit illi:

"Frater tuus venit,

et occidit pater tuus vitulum saginatum,

quia salvum illum recepit".

28 Indignatus est autem et nolebat introire.

Pater ergo illius egressus coepit rogare illum.

29 At ille respondens dixit patri suo:

"Ecce tot annis servio tibi et numquam mandatum tuum praeterii, et numquam dedisti mihi haedum, ut cum amicis meis epularer;

30 sed postquam filius tuus hic, qui devoravit substantiam tuam cum meretricibus, venit, occidisti illi vitulum saginatum".

31 At ipse dixit illi:

"Fili, tu semper mecum es,

et omnia mea tua sunt;

32 epulari autem et gaudere oportebat,

quia frater tuus hic mortuus erat et revixit,

perierat et inventus est" ".

 

 

 

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MARCO

Ecco mia madre e i miei fratelli

Mt 12,46-50; Lc 8,19-21

 

 

 

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